Al tempo dei MEDISAURI i Farmaci erano molto fantasiosi. Come vedrete, alcuni principi attivi sono tuttora in uso, magari con accorgimenti di tecnologia farmaceutica che li rendono più stabili, meglio assorbiti e tollerati ma sono sostanzialmente simili ai loro antenati. Si tratta di una minoranza, poiché la maggior parte delle medicine di un tempo sono scomparse sotto il peso di evidenti tossicità o inutilità. La valutazione di un Farmaco confrontato con un placebo o con un altro Farmaco di riferimento, le accurate analisi statistiche dei risultati clinici ottenuti ed una farmacosorveglianza attentissima ormai  consentono la commercializzazione di pochi prodotti, certamente efficaci e ben tollerati. Ma nel passato le cose erano assai differenti….

NEVROSTENINA           Lab.A.Malizia-Milano

 

E’durata a lungo l’era dei “ricostituenti”, di dubbia efficacia. In questo caso si notano anche delle dubbie patologie; che cosa sarà mai l’Anemia Cerebrale? Ed anche il termine Nevrastenia è stato prima molto contestato e poi abolito dalla Medicina. In

ogni caso un po’ di Fosforo non si negava a nessuno!

 

 

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Farmaci vecchi

 GRATUSMINAL              Lab.Simes-Milano

 

Una pietra miliare nella storia della terapia cardiologica, la Strofantina è stato un principio attivo di indubbio valore, ma la difficoltà di trovare la dose terapeutica corretta, gli effetti indesiderati seri e la nascita di nuovi cardiocinetici per lo scompenso cardiaco ne hanno quasi azzerato l’impiego.

 

 

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CACODILATO DI SODA E FERRO                                       Lab. Gruner-Torino

 

Finito nel limbo dei Farmaci Dimenticati, la soluzione di Cacodilato (il nome è tutto un programma) di Soda e Ferro è il Dimetilarsinato, meno tossico dell’Arsenito e dell’Arsenato, ma pur sempre un derivato dell’Arsenico. Meglio perciò maneggiare con grande cautela. Si usava come stimolante per gli organi ematopoietici e come ricostituente. Tra i tanti effetti collaterali spiccava l’odore fetido dell’alito che durava giorni! Non credo che molti lo rimpiangano!

 

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ORMOBYL    Lab. IFI-Roma

 

L’OPOTERAPIA, cioè la somministrazione per via orale o parenterale di estratti di organi per curare insufficienze funzionali è stata una pratica abbastanza comune in passato ma oggi completamente abbandonata, derivante pare da antichissime usanze antropofaghe. In questo prodotto troviamo estratti di fegato, pancreas, duodeno e bile per curare problemi epatici ed intestinali. Però ci sono anche rabarbaro, boldo, podofillina e valeriana forse come contorno?

 

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Farmaci vecchiVittorio ADRIANO   MEDISAURI
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KINGLAX           Lab. King Bull-Napoli

 

Guarda chi si vede.. La Fenolftaleina (Confetto Falqui per intenderci) adesso vietata in Italia perché tossica e cancerogena, abusata dai pazienti anoressici per limitare l’assorbimento del cibo. Ma che cosa è il Cioccolatto? Notare la frase menagramo “Voi ne avete bisogno”!

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SPAVERMIN           Lab. SPA-Milano

 

Quando le parassitosi intestinali erano assai più diffuse di adesso, anche la storica SPA (Società Produzione Antibiotici) di Milano produsse farmaci antielmintici. Non essendo riportato sulla confezione il principio attivo risulta difficile capire quali parassiti intestinali fosse in grado di eliminare.

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LACTOBYL   

Lab. Maestretti-Milano

 

A proposito di opoterapia, un altro esempio (che fantasia nei nomi!) di prodotto almeno in parte contenente estratti d’organo, per la precisione estratto di ghiandole intestinali. La composizione è in parte differente dall’Ormobyl, ma le indicazioni sono le stesse.

 

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ARTRAL       Istituto Opoterapico Nazionale-Pisa   

 

In questo caso è il Timo l’organo estratto. La confezione non riporta le indicazioni ma, cercando su Internet, sembra fosse  usato per squilibri endocrini ed in particolare per turbe della crescita nei bambini.

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PASTIGLIE PANERAJ                            Lab. Paneraj-Livorno

 

Chiunque tentasse di commercializzare oggi questo prodotto verrebbe presumibilmente arrestato per spaccio di stupefacenti. A parte

il Tridace,estratto vegetale

al di sopra di ogni sospetto, è l’aggiunta di codeina e morfina

a rendere queste pastiglie certamente molto efficaci ma piuttosto rischiose per chi non desidera cadere nella tossicodipendenza.

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PASTIGLIE VALDA  Lab. Valda-Milano

 

Nata a Parigi e presente in Italia da oltre 100 anni questa miscela di cicliomenolo, eucaliptolo, enoxolone e levomentolo (ebbene sì, sono le sue componenti) ha deliziato i palati dei raffreddati e dei sani. Questo campione gratutito di pastiglie balsamiche è una vera chicca.

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CARBONE VEGETALE BELLOC            Lab. Vaillant-Milano

 

Scatoletta degli anni ‘50, molto seriosa, per un farmaco ancora oggi assai diffuso. Notare un particolare: l’aggiunta di glucosio. Oggi verrebbe probabilmente usato sorbitolo o qualche altro dolcificante non zuccherino.

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PASTIGLIE LEO          Lab. Leo & C.-Londra

 

Poiché il tossico Clorato di Potassio è usato negli esplosivi, nei fuochi artificiali e nei fiammiferi, si può ben immaginare che sia un ottimo disinfettante del cavo orale. Purché il Paziente non esploda! Oggi non è più usato come Medicinale; meglio così!

OROBOCLINE

Lab. Bernocco-Torino

 

Pur ammettendo che non è semplice riuscire a scrivere in modo completo le informazioni su un farmaco in uno spazio di 4x6 cm., qui siamo all’apoteosi del criptato! Ci sarà del mentolo? Del Perborato di Sodio? Del Cloroformio? Ma la Cocastov. che cosa diavolo sarà mai?

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CREMA ANTISETTICA  

Lab. ?

Il Cloruro di Benzetonio, parente stretto dell’usatissimo Benzalconio Cloruro, è usato come disinfettante per piccole lesioni cutanee ed ustioni lievi. Questo barattolo in lingua inglese è dell’immediato secondo dopoguerra

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IOZAMINA

Lab. Ellem-Milano

 

La Ellem, presente sul mercato farmaceutico italiano fino a pochi anni or sono, mette in commercio nel secondo dopoguerra un prodotto composito per patologie articolari acute e croniche. Interessante l’uso, a dosi

molto ridotte, della esametilentetrammina, tossica ed esplosiva. Essendo presente anche lo zolfo chissà se, in caso di caduta accidentale, la scatola poteva scoppiare?

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MULTAGLUT

Lab. Novadel-Deventer(Olanda)

 

Negli anni ‘30 esisteva una Industria olandese chiamata Novadel (ora c’è una NovaDel americana ma non si capisce se è la stessa azienda) e vi sono testimonianze di un “Multaglut” commercializzato in quel periodo, ma come additivo alimentare. Un mistero dunque il contenuto di questo campione gratuito che, comunque, ci assicurano non essere tossico; è già qualcosa!

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CODEINA

Lab. Carlo Erba-Milano

 

Derivato della morfina, oggi in commercio con notevoli restrizioni prescrittive, veniva molto usata in passato per calmare la tosse grazie ad una azione sul Sistema Nervoso Centrale. Efficacissima ma gravata da effetti collaterali serissimi, tra cui una vera tossicodipendenza; usare con estrema cautela! La Carlo Erba, un vanto della farmaceutica italiana, si unì a Farmitalia e poi fu acquisita da Pharmacia, a sua volta inglobata da Pfizer.

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AGARBIL

Lab. Delfino-Torino

 

Ancora un lassativo a base di Fenolftaleina, con numerose componenti attive tra le quali spiccano la Belladonna ed i fermenti lattici. Oggi non rimane traccia né del farmaco né dei suoi produttori. La confezione che vediamo è degli anni ‘30.

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Farmaci vecchi

SALI DI VICHY

Lab. de Vichy-Vichy

 

Non si tratta di un farmaco, ma di una simpatica confezione “portatile” per avere sempre a disposizione la celebre Acqua Vichy. Carina l’avvertenza di non diluire in acque contenenti sali di calce, presumo per interazione con gli altri Sali minerali.

FRUCTINES VICHY          Lab. de Vichy-Vichy

 

Analogamente alle pillole Kinglax (vedi poco sopra) anche qui troviamo la fenolftaleina. Secondo i produttori questo lassativo cancerogeno sarebbe indicato praticamente in tutte le patologie conosciute, dall’emicrania alla flatulenza, dalle epatiti alle emorroidi...insomma, spariamo nel mucchio e qualcosa prendiamo!

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LACTEOL                Lab. Guinepied-Parigi

 

Non so esattamente la data di produzione di questa scatola, ma a giudicare dal fatto che a Parigi i numeri telefonici erano di sole 4 cifre fa pensare a circa un secolo fa; comunque, oggi come allora, i fermenti lattici non mancavano mai!

PASTIGLIE MADONNA DELLA SALUTE

Lab. Alberani-Bologna

 

Si dibatte sulla necessità di mantenere o meno il riflesso della tosse, il cui scopo è quello di eliminare microorganismi patogeni, allergeni, corpi estranei e simili dalle vie respiratorie ma, se non ne potevate più, negli anni ’50 queste pastiglie della Madonna stroncavano il sintomo senza pietà. Probabilmente, essendo a base di oppioidi, qualcuno smetteva di tossire ma vedeva la Madonna.

TINTURA DI IODIO               

 

Semplicemente una vecchia boccetta per un disinfettante e revulsivo topico che non tramonta mai.

ENTEROSALICYL

Lab. Vitafarm– Milano

 

In questa confezione degli anni ‘40 l’unica indicazione sembra essere “turbe epatiche”. Grazie a Giulia ( http://blog.libero.it/lfde ) a destra vediamo anche la confezione in latta.

Ho trovato in vendita su Ebay (vedi qui a destra) una confezione degli anni ‘50 dello stesso prodotto che però aveva indicazioni quali reumatismi ed emicranie, più consone alla sua composizione; notare i dosaggi (fino a 10 capsule al giorno, cioè fino a 5 grammi!) che potrebbero essere terapeutiche per un grosso cavallo più che per un emaciato epatopatico!

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