Al tempo dei MEDISAURI era usuale la divulgazione direttamente ai Pazienti delle virtù terapeutiche dei farmaci e dei rimedi disponibili all’epoca. Molto labile era il confine tra la scienza e l’arte degli imbonitori, i congressi Medici erano rari e pochi avevano la fortuna di parteciparvi. Mentre la chirurgia iniziava a fare passi notevoli, la farmacoterapia restava al palo, i medicinali erano pochissimi e spesso poco ortodossi,molti rimedi erano simili ad intrugli di origine medioevale. Vedremo come pubblicazioni pseudoscientifiche elargissero consigli discutibili, opuscoli “sponsorizzati” magnificassero rimedi incerti, ma tra tanto bailamme vi erano anche proposte terapeutiche interessanti e divulgatori scientifici seri affrontavano in modo illuminato i problemi della salute.

SETTANTADUE SEGRETI

Prof. Vincenzo CAPITANIO     

anno 1872

 

 

Un fulgido esempio di un mix tra scienza e fantasia creativa è questo meraviglioso opuscolo in cui vengono rivelati segreti per guarire da ogni male. Potrete vedere alcune perle, quali la somministrazione di ipecacuana (potente emetico) e amarissima cicoria a bambini cui spuntano i dentini da latte, una vera tortura nella tortura. Oppure l’impiego di grasso di gatto (povere bestie!) per curare le buganze (i geloni da freddo), o soffiare zucchero negli occhi per guarire la “nebbia” (ma che cosa è?) o anche l’uso di midolla di lepre (perché non i conigli, meno difficili da reperire?) per “rinforzare il nervo ottico”; in questo caso però l’Autore, saggiamente, ammette che forse è meglio comprare un buon paio di occhiali! Per ragioni di spazio non pubblico l’intero opuscolo, anche se ogni pagina meriterebbe di essere goduta!

 

 

Vittorio ADRIANO  MEDISAURI
Opuscoli medicinaVittorio ADRIANO  MEDISAURI
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Opuscoli medicina

LA SALUTE E’ UN TESORO

Pubblicità Prodel-Torino   Primo Dopoguerra

 

In questo opuscolo della ditta Prodel troviamo tre prodotti reclamizzati al pubblico attraverso dei testimonial d’eccezione, cioè i Pazienti stessi, che scrivono magnificando i benefìci ottenuti (un po’come le pubblicità odierne di detersivi o deodoranti….). Non ho trovato il Principio Attivo delle 180 pillole di S.Giovanni (l’erba di S.Giovanni è l’Iperico, un antidepressivo che non so come potrebbe curare “tutte le anemie”), la Metrina potrebbe contenere Ergometrina (se vi serve come tale la trovate commercializzata solo più nello Sri Lanka), ma la mitica Magnesia S.Pellegrino è tuttora presente in commercio. Una curiosità: la ditta Prodel prende il nome da Provera e Delù, due Farmacisti torinesi che formularono la Magnesia Prodel all’inizio del ‘900, il cui brevetto fu poi rilevato dalla Società delle Terme di S.Pellegrino, che la diffuse ovunque in Italia.

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Opuscoli medicinaVittorio ADRIANO  MEDISAURI
Opuscoli medicina

Splendido opuscolo di 68 pagine con il quale la Ditta Farmaceutica Bertelli pubblicizzava i suoi prodotti facendo cultura. Infatti all’interno vi era un piccolo compendio di Medicina, prodigo di informazioni su patologie in qualche modo curabili con i farmaci Bertelli. Alla luce delle attuali conoscenze, il Nevrol (a base di olio di castoro, lo stesso usato oggi nei profumi) non avrebbe molto successo, sarebbe carino sapere che cosa troviamo nel Balsamo Antireumatico, ma il clou è senza dubbio la sezione riservata alla Prostrazione Vitale che, come si evince leggendo quelle pagine, sarebbe provocata dalla masturbazione e dai giornaletti porno; per fortuna ci sono i Globuli Coco-Fosfo-Marziali. Magari Ferro e Fosforo servono pochino, ma certo la Coca aiuta parecchio (Carabinieri permettendo!). Se avete tempo leggete le pagine qui pubblicate; sono davvero fenomenali!

IGIENE & SALUTE (farsi le

pippe è pericoloso!)

Pubblicità Bertelli-Milano  Anno 1894

 

Qui sotto: Bertelli deposita il marchio del Nevrol    12 giugno 1894

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SCHEDA TECNICA MULTIPLA

Ditta Multinazionale Borroughs Wellcome      Anteriore al 1948

 

Riservato ai Medici, questo foglietto illustrativo, molto spoglio rispetto a quelli attuali presenti nelle confezioni dei farmaci e praticamente inesistente rispetto alle corposissime Schede Tecniche che si consegnano oggi ai Medici, sintetizza azione, indicazioni, posologia e tenta anche pubblicità comparativa in pochissime righe. Brillano per la loro assenza notizie su effetti collaterali, controindicazioni, interazioni con altri farmaci, precauzioni d’uso e così via; al tempo dei Medisauri i farmaci sembravano tutti acqua di Lourdes. Notare però che la “Antifebbrina”, che troviamo quale principio attivo presente nel Chinino Composto e che è un precursore della celeberrima Tachipirina, fu ritirata dal commercio nel 1948 in quanto causa di gravi danni epatici e renali; chissà perché questi foglietti erano detti “Bugiardini”?

L’Azienda produttrice è però stata una seria e quotata Industria del settore, acquisita in tempi abbastanza recenti dal colosso inglese Glaxo.

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Opuscoli medicinaVittorio ADRIANO  MEDISAURI
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PARLIAMO DI MEDICINA (i prodigi dell’Urodinal)

Pubblicità Stabilimenti Chatelain-Parigi    Anno 1914

 

In questa pubblicità, seppure blandamente mascherata da pubblicazione scientifica, si evidenzia ad ogni pagina come la causa di ogni male sia l’Acido Urico. Ovviamente l’Urodinal che lo scioglie è in grado di porre un efficace rimedio. All’interno (non pubblicate) si parla di cure per malaria, tubercolosi, anemie, stipsi….

Qui riporto le pagine dedicate ai quinquagenari di sesso maschile, ormai con un piede nella fossa se non si assume Urodinal, e alle donne decadenti di qualunque età. Tra le componenti troviamo l’Esametilentetrammina, oggi usata nei detonatori, nei sigillanti, negli acciai ma anche come antibatterico conservante per alimenti, mentre oggi l’Etilendiammina si trova nella molecola di alcuni antiistaminici.

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   TERAPIA GALVANICA

(Via libera ai cialtroni)

Società Energo–Torino   1922

 

Fin dall’antichità gli imbonitori hanno venduto intrugli che dovevano eliminare tutti i mali, con buoni risultati solo per il loro portafoglio. In questo opuscolo del 1922 troviamo tutti i trucchi del mestiere; far leva sulla sofferenza attirando persone indebolite da una malattia, inserire frammenti di verità per fingere credibilità (ad esempio i problemi, reali, dell’uso degli oppiacei), usare argomenti pseudoscientifici trattando una materia che pochi conoscono in modo approfondito, riportare testimonianze “affidabili” sull’efficacia del trattamento e, non ultimo, fare uso di uno strumento misterioso, descritto con paroloni che non sono alla portata di tutti (reostato, milliamperometro, elettrogalvanico ecc.) ma che in fondo si limita a darti una scossa elettrica senza, per fortuna, fulminarti! . Naturalmente in conclusione, dopo una delirante affermazione di onnipotenza della terapia, si passa alla parte pubblicitaria e alla vendita del miracoloso apparecchio.

Purtroppo anche oggi pseudo terapie totalmente inutili (fiori di Bach, omeopatia, cristallo terapia e così via) promettono miracoli, sfruttano l’effetto placebo e svuotano il portafoglio. Senza contare il pericolo di rinunciare a cure efficaci sostituendole con inutili panacee.

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NOTE PRATICHE DI

CHEMIOTERAPIA

 

Ist.Chemioterapico Italiano-Firenze     1923

 

A differenza della Galvanoterapia vista prima, qui ci troviamo di fronte ad una pubblicazione seria. L’impiego, a inizio ’900, di Arsenobenzoli (Salvarsan) nella terapia della allora diffusissima sifilide è stato un tentativo serio di combattere un morbo devastante. I problemi della cura erano molti, tra cui la tossicità del farmaco, il difficile dosaggio, la sua instabilità per citarne alcuni. In questo esempio molto interessante di pubblicità comparativa l’I.C.I. dimostra la qualità e la stabilità dei suoi Arsenobenzoli impiegando tra l’altro fotografie a colori, inusuali all’epoca. Nelle pagine interne, non  pubblicate in questa sede, la pubblicità ai prodotti è fatta in modo abbastanza sobrio, serio e portando argomentazioni valide, soprattutto per le conoscenze mediche degli anni ‘20 dello scorso secolo.

PRODOTTI SIERO E OPOTERAPICI

 

Ist.Sieroterapico Milanese-Milano   1924

 

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Altra cura in voga al tempo dei Medisauri era la OPOTERAPIA (vedi anche FARMACI ) che consisteva in pratica nel “frullare” un organo per poi somministrarlo a pazienti con problemi connessi all’organo stesso. Metodo un po’ balzano anche se a volte, almeno in teoria e soltanto in teoria, poteva dare qualche risultato. L’Istituto Sieroterapico di Milano, specializzato in Sieri e Vaccini, produceva anche queste “polpette farmaceutiche”; spiccano il frullato di capelli, di testicoli e di cervello, alla faccia dei prioni e dell’encefalite spongiforme di recente memoria. Però se le cose andavano davvero male si poteva ricorrere al Cocastasin; un cocktail di Cocaina e Adrenalina in 100 comode fiale da 1 cc fa scordare ogni problema!

Rettangolo arrotondato: PAGINA INIZIALE
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